Infertilità maschile 

Secondo un rapporto della Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità (SIAMS) l’infertilità maschile interessa il 7% degli uomini e sempre di più i giovani.

Le cause possono essere diverse. Alla base, vi può essere una condizione che altera la produzione ormonale, riduce il testosterone e modifica la struttura e la funzione del testicolo1

Criptorchidismo

Si sviluppa in età pediatrica. In pratica, è una condizione patologica in cui uno o entrambi i testicoli non sono visibili all’interno della sacca scrotale e, in alcuni pazienti, non risultano neppure palpabili. Le cause possono essere molteplici: meccaniche, ormonali, genetiche e anche ambientali (per esempio gli interferenti endocrini). Ci possono essere numerose soluzioni a questa patologia che, dati alla mano, nel 75% dei casi di criptorchismo monolaterale, si risolve da sola. Altrimenti, occorre intervenire o attraverso somministrazione di ormoni, oppure chirurgicamente

Varicocele

Un’anomala dilatazione varicosa delle vene del testicolo. Colpisce circa il 10-20% della popolazione maschile ed è piuttosto comune. Anche qui occorre fare attenzione nella pubertà. Un tempo, veniva rilevata con la visita medica che precedeva il servizio di leva. Oggi, occorre informare i giovani che la visita andrologica è importante. Anche nel caso del varicocele – che rappresenta motivo di infertilità nel 35-40% dei casi – è possibile intervenire per tempo con un approccio chirurgico o microchirurgico e la scleroembolizzazione oppure con una metodica radiologica endovascolare.

Disfunzione erettile

È una costante incapacità a raggiungere e/o mantenere un’erezione adeguata a portare a termine un rapporto sessuale soddisfacente. Qui le cause possono essere di natura psicologica, nei ragazzi si chiama “ansia da prestazione”. In alcuni altri casi però può essere un campanello di allarme per diabete mellito o patologie cardiovascolari. Anche qui è consigliabile una visita per individuare correttamente le cause e la soluzione che, prevalentemente, è di natura farmacologica

Alarm

Malattie sessualmente trasmesse (MST): come per le donne, Papillomavirus, Sifilide, Gonorrea, Clamidia possono provocare infertilità. La fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni, secondo il Ministero della Salute, è quella più esposta. Tra l’altro, uomini che contraggono queste MST sono più esposti all’Hiv. Quindi è sempre bene utilizzare una protezione (preservativo – condom) se non si ha una relazione fissa, se non si è sicuri del partner e se si hanno rapporti promiscui.

È purtroppo anche assodato che i farmaci antitumorali (chemioterapici) o utilizzati a basse dosi per malattie croniche, possono incidere sulla fertilità, danneggiando gli spermatozoi. In questo caso la “scienza” offre una soluzione, grazie alla crioconservazione degli spermatozoi (per saperne di più leggi qui).
Questa è un’opportunità per mettere da parte un tesoretto: gli spermatozoi, che possono rimanere per molti anni crioconservati in azoto liquido.

E gli stili di vita?

Eh sì, anche quelli incidono: sigarette e alcol sono un nemico della fertilità. E così pure la sedentarietà e un’alimentazione, modello “junk food”. Se si viene a contatto abitualmente, anche nella professione, con pesticidi di varia natura, onde elettromagnetiche, vernici, solventi o materie plastiche, è bene richiedere un consulto all’andrologo.

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