
La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) è un disturbo ormonale metabolico che interessa tra l’8% e il 13% delle donne in età fertile e rappresenta la principale causa di infertilità in assenza di ovulazione o ovulazione irregolare (infertilità anovulatoria).1
Le difficoltà riproduttive nelle donne con PCOS derivano principalmente da una disfunzione ovulatoria con irregolarità mestruale dovuta all’eccesso di androgeni circolanti, all’insulino-resistenza e a un quadro di infiammazione cronica. Questi fattori influenzano negativamente la qualità ovocitaria, la recettività dell’endometrio (il tessuto mucoso che riveste internamente l’utero) e la risposta ovarica alla stimolazione ormonale.1,2
Le donne con PCOS hanno un aumentato rischio di sviluppare ansia, depressione e ridotta qualità di vita a causa dell’impatto di questa sindrome sulla sfera fisica, riproduttiva e psicologica.1
Una recente revisione della letteratura scientifica ha esaminato il ruolo degli interventi sullo stile di vita nella gestione della PCOS dimostrando che alimentazione, attività fisica e strategie per il benessere mentale possono migliorare sia la funzione ovarica che gli esiti della PMA.1
PCOS e infertilità: meccanismi chiave
Nella PCOS, l’alterazione del sistema di comunicazione ormonale (asse ipotalamo-ipofisi-ovaio) e la disfunzione metabolica determinano una serie di effetti negativi sulla fertilità:
- Irregolarità mestruali, assenza di ovulazione (anovulazione) e alterata risposta alla stimolazione;2-5
- Resistenza insulinica e iperinsulinemia, che aggravano il quadro clinico e riducono ulteriormente la qualità ovocitaria;3
- Infiammazione cronica e stress ossidativo, che possono compromettere la recettività endometriale e aumentare il rischio di aborto spontaneo;2,5
- Difficoltà psicologiche e impatto sulla qualità della vita.2
L’impatto degli interventi allo stile di vita sulla fertilità
Un programma di modifica dello stile di vita prima dell’induzione dell’ovulazione ha dimostrato di aumentare significativamente i tassi di ovulazione e di gravidanza rispetto a un approccio basato esclusivamente sulla terapia farmacologica.1
È importante ricordare che prima di intraprendere qualsiasi tipo di dieta o modifica alimentare è fondamentale consultare sempre il proprio medico curante, uno specialista o un nutrizionista, evitando il fai-da-te. Solo un professionista potrà consigliare il piano alimentare e di attività fisica più adatto alle specifiche condizioni cliniche e alla causa dell’infertilità, massimizzando le possibilità di successo e tutelando la salute generale.
1. Alimentazione e regolazione metabolica
Le strategie dietetiche mirate possono migliorare l’ovulazione spontanea, ridurre gli androgeni circolanti e ottimizzare il metabolismo dell’insulina. Le diete più efficaci nella PCOS includono:1,6
- Dieta a basso indice glicemico, che riduce la produzione di insulina e aiuta a ristabilire l’equilibrio ormonale, favorendo l’ovulazione. Il consumo di cereali integrali, legumi e proteine magre associate a una riduzione nell’introito alimentare di carboidrati complessi e zuccheri è stato associato a un miglioramento della regolarità mestruale.
- Dieta mediterranea, ricca di acidi grassi monoinsaturi (olio d’oliva, pesce, frutta secca) e antiossidanti, riduce l’infiammazione e migliora la qualità ovocitaria. Studi recenti hanno evidenziato una maggiore probabilità di successo nei trattamenti di PMA nelle donne con PCOS che seguono questo modello alimentare.
- Dieta chetogenica: alcune evidenze suggeriscono che la restrizione dei carboidrati potrebbe ridurre i livelli di insulina e migliorare l’ovulazione. Tuttavia, il suo utilizzo a lungo termine richiede ulteriori studi.
- Dieta ricca di fibre e probiotici: l’equilibrio del microbiota intestinale gioca un ruolo importante nella regolazione degli estrogeni e della sensibilità insulinica, con effetti positivi sulla fertilità.
2. Attività fisica e funzione ovarica
L’esercizio fisico ha un ruolo fondamentale nella gestione della PCOS e nella fertilità: è uno degli strumenti più efficaci per migliorare la sensibilità insulinica e ridurre la quota di androgeni circolanti, con effetti positivi sulla regolarità mestruale e sulla fertilità. Studi recenti hanno evidenziato che la perdita di almeno il 5% del peso corporeo può migliorare le manifestazioni della PCOS1 e gli esiti della PMA. Le migliori strategie prevedono:1,2
- Attività aerobica moderata (150 minuti a settimana), che aiuta a ridurre il grasso viscerale, migliorando il metabolismo ormonale.
- Allenamento di resistenza, che migliora il metabolismo del glucosio e ha un impatto positivo sui livelli di testosterone libero.
- Esercizio combinato (aerobico e anaerobico), che sembra avere il massimo effetto nel ripristino dell’ovulazione.
3. Gestione dello stress e benessere psicologico
Le donne con PCOS hanno un rischio maggiore di disturbi d’ansia, depressione e bassa autostima, che possono influenzare negativamente la fertilità e il successo della PMA.2
– Mindfulness e tecniche di rilassamento riducono i livelli di cortisolo (ormone dello stress) e migliorano la regolazione dell’asse di comunicazione ormonale ipotalamo-ipofisi-ovaio.7
– Yoga e meditazione hanno dimostrato di ridurre lo stress ossidativo e migliorare la regolarità mestruale.8,9
– Supporto psicologico e gruppi di sostegno aiutano le donne con PCOS a gestire meglio le difficoltà legate alla malattia e alla fertilità.2
Accanto a dieta e attività fisica, alcuni farmaci come la metformina e alcuni integratori possono aiutare a migliorare la funzione ovarica e la qualità ovocitaria.2,10,11
Per individuare il percorso di attività fisica e/o alimentazione più adatto a ognuna, è fondamentale che la paziente si affidi al proprio medico o specialista di riferimento, che saprà consigliarla in base alle sue specifiche esigenze e caratteristiche.
PCOS e PMA: il ruolo dello stile di vita nei trattamenti di fertilità
Le donne con PCOS che intraprendono percorsi di fecondazione assistita (FIVET, ICSI) possono trarre vantaggio dagli interventi sullo stile di vita, con effetti positivi su:
- Risposta ovarica alla stimolazione: riduzione del rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS);
- Qualità ovocitaria ed embrionaria: miglioramento dei tassi di fecondazione e di impianto degli embrioni;
- Tasso di gravidanza: aumento delle probabilità di successo della PMA;
- Riduzione del rischio di aborto spontaneo, grazie a un miglioramento della recettività endometriale.
Le evidenze confermano che gli interventi sullo stile di vita rappresentano una strategia essenziale per migliorare la fertilità nelle donne con PCOS, con benefici che vanno oltre la sfera riproduttiva e impattano positivamente sulla qualità della vita e sulla salute generale.1 Adottare un approccio multidisciplinare, che integri ginecologi, nutrizionisti ed esperti di benessere psicologico, è fondamentale per ottimizzare la gestione della PCOS e massimizzare le probabilità di concepimento, sia naturale che mediante un percorso di procreazione medicalmente assistita. Le pazienti che fossero interessate a provare un approccio di questo tipo dovrebbero rivolgersi al proprio medico o specialista di riferimento per individuare il percorso più adatto alle esigenze specifiche e alle caratteristiche di ognuna.